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venerdì 17 febbraio 2017

[Recensione] RACCONTAMI DI UN GIORNO PERFETTO - Jennifer Niven

Ciao amici lettori. Oggi sono qui per parlarvi di uno YA dalla trama molto particolare.


TITOLO: Raccontami di un giorno perfetto
AUTORE: Jennifer Niven
EDITORE: DeAgostini
ANNO: 2015
PREZZO: 14.90€


TRAMA
E' una gelida mattina di gennaio quella in cui Theodore Finch decide di salire sulla torre campanaria della scuola per capire come ci si sente a guardare di sotto. L'ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione a sei piani di atezza. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due anime fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d'auto. E' in quel preciso istante che i due ragazzi provano per la prima volta la vertigine che li legherà nei mesi successivi. I giorni, le settimane in cui un progetto scolastico li porterà alla scoperta dei luoghi più bizzarri e sconosciuti del loro Paese e l'amicizia si trasformerà in un amore travolgente, una drammatica corsa contro il tempo. E alla fine di questa corsa, a rimanere indelebile nella memoria sarà l'incanto di una storia d'amore tra due ragazzi che stanno per diventare adulti. Quel genere d'incanto che solo le giornate perfette sono capaci di regalare.


IL MIO PENSIERO
Raccontami di un giorno perfetto è un romanzo commovente e coraggioso. Una storia che spezza il cuore in tutti i modi possibili e ci ricorda che cosa significa essere vivi.
Oggi è un buon giorno per morire? E' quello che mi chiedo la mattina quando mi sveglio. 
Oggi è il giorno? E se non oggi, quando? 
La storia di Finch e Violet inizia sul cornicione del campanile della loro scuola, mentre entrambi stanno meditando sulla possibilità di lasciarsi cadere. Finch dorme. La sua mente dorme spesso e quando si risveglia dal Grande Sonno trova solo il vuoto. Lui è vuoto, come se qualcuno gli avesse succhiato via tutto il sangue dal corpo. Violet ha visto sua sorella morire al suo fianco e vive con la "sindrome del sopravvissuto", con i sensi di colpa che la pervadono e la tengono bloccata. Entrambi soffrono, entrambi vogliono farla finita. Lei che non sa più cosa vuol dire vivere, lui oppresso da tetri pensieri e dall'istinto suicida, si trovano, si stimolano, si aiutano, si confortano e poi si amano. Si amano di un amore intenso, reale, che supera i dettagli più oscuri. 
Vi dico sinceramente che per me è assolutamente impossibile scrivere una recensione decente, perché le sensazioni che mi ha lasciato questo libro sono state stupefacenti, inspiegabili davvero. Sono state così tante, così diverse, mi hanno scombussolato il cuore. Ho vissuto insieme a Finch e Violet momenti davvero epici, straordinari, strazianti, forti.
Entrambi i personaggi sono ben caratterizzati e l'autrice riesce a farci toccare con mano le loro fragilità, i particolari che li rendono ciò che sono e per quanto in molti aspetti io mi sia identificata in Violet, Finch ha letteralmente rubato un pezzo del mio cuore e l'ha fatto suo. Impossibile non amare un personaggio del genere, pieno di complessità, sempre in crescita, facendo scoprire nuovi lati di sé in ogni occasione, intelligente, imprevedibile, folle, geniale, sicuro di sé nonostante i suoi continui tormenti interiori. Finch. Finch. Un personaggio letterario sorprendente e assurdo che non potrà mai avere eguali, unico nel suo genere. Finch mi ha distrutta. L'ho amato tantissimo e l'ho anche odiato. Forse l'ho compreso, non lo so. Forse si.
Dovrai accettare di vivere la vita che hai davanti, anche se è cambiata per sempre. Se ci riesci, troverai la pace che cerchi.
Questo YA è davvero speciale, con una tematica importante e l'autrice è riuscita a parlarcene in un modo davvero delicato, probabilmente perché ha vissuto da vicino questa esperienza come ha affermato lei stessa nella nota alla fine del libro.

Mi dispiace per questa recensione un po' confusa, ma come vi ho detto, questo libro mi ha scombussolata e non sono in grado di mettere in ordine i sentimenti che mi ha fatto provare. Posso solo dirvi che questo è un libro che va letto perché deve essere letto!!! Vi prego, se ne avete l'opportunità, leggetelo.
 
 




-M 

sabato 11 febbraio 2017

SANREMO 2017

Buon sabato amici. Stasera, su Rai1, andrà in onda l'ultima puntata del Festival di Sanremo 2017.
Il Festival porta sempre tante critiche con sé, veramente tante, che io trovo assolutamente assurde. Non ci si concentra mai sulla musica, sempre e solo sul contorno. Io preferisco concentrarmi sullo spettacolo, sulla spensieratezza che mi regalano le cinque puntate della kermesse, sulle canzoni che mi regalano emozioni.


Quest'anno ero partita un po' prevenuta perché tra i cantanti in gara non c'era nessuno in particolare per il quale fare il tifo. Certo, sicuramente ci sono molti validi cantanti, ma diciamo che nessuno di questi mi faceva dire: "Spero tanto che vinca Tizio o Caio." Poi ho ascoltato le canzoni e devo dire che me ne sono piaciute la maggior parte, per la melodia, per il testo, per l'interpretazione, e sono riuscita a trovare qualcuno per cui fare il tifo
Adesso ho nella mente il mio podio ideale e tutto sommato credo ci siano buone probabilità che ci sia andata vicino.
Premetto che molte altre canzoni anche mi piacciono, ad esempio mi piace quella di Lodovica Comello, molto semplice, orecchiabile, cantata con una voce molto delicata. Mi piace come mi fa sentire la canzone di Bianca Atzei, quella sensazione che si prova quando inizia un nuovo amore e si vede la felicità in ogni piccola cosa, ci si sente imbattibile... inoltre la voce di Bianca è davvero particolare e bella e non mi dispiacerebbe vederla tra i primi sei classificati. Mi piace la canzone di Giusy Ferreri, anche se è stata eliminata, ma sono sicura sarà una delle più trasmesse dalle radio. Mi piace quella di Gabbani, divertente, originale, veritiera...
anche se lui non mi sta tanto tanto simpatico. Mi piace la voce potente di Sergio Sylvestre e quella delicata di Michele Bravi.



Insomma, mi piacciono davvero quasi tutte, anche se devo sinceramente ammettere che ho una predilezione per le voci femminili... Anyway, come ho accennato inizialmente, ho già creato il mio podio ideale e sono molto fiera di questa scelta perché queste tre canzoni mi hanno colpita in modo particolare.

Non riesco a dire con precisione cosa mi abbia colpito maggiormente di queste canzoni, fatto sta che mi hanno toccata nel profondo.




3° CLASSIFICATO: Ermal Meta - Vietato morire





2° CLASSIFICATO: Fiorella Mannoia - Che sia benedetta




1° CLASSIFICATO: Paola Turci - Fatti bella per te




Bene, questo è il mio podio ideale... e spero tanto possa finire così, o almeno avvicinarsi un po'.
Voi cosa pensate di questo Sanremo? Quali canzoni vi hanno emozionato? Qual è il vostro podio ideale?

Alla prossima, amici.




-M

venerdì 10 febbraio 2017

[Recensione] I LIMITI DELL'AMORE. STORIA DI TE E DI ME di Diamante Giorgese

Buonasera amici lettori, oggi per voi una recensione di un breve racconto di un'autrice emergente, la quale mi ha gentilmente concesso una copia.



TITOLO: I limiti dell'amore. Storia di me e di te
AUTORE: Diamante Giorgese
ANNO: 2017
PREZZO: 2.99€ (e-book)
SELF-PUBLISHING

TRAMA
Lorenzo siede accanto ad Anna ormai da giorni, le stringe la mano e attraverso i ricordi che spesso rivive nella mente, ripercorre la loro storia... Un amore unico li unisce ormai da anni, lo stesso amore che ora impedisce a Lorenzo di abbandonare Anna in un letto di ospedale. E' straziante l'attesa ed è ancora più terribile l'incertezza.
Claudia non sa ancora cosa serva davvero alla sua vita per far si che risplenda di nuovo il sole. Dopo l'incontro con un misterioso ragazzo però, qualcosa sembra cambiare e tutto potrebbe andare nel verso giusto, se non fosse per quel segreto che Claudia nasconde ormai da anni. Quel segreto che potrebbe cambiare tutto e riportare la notte.
Tre personaggi legati dal filo dell'amore, della vita e della colpa, intrecciati in un percorso che porrà l'attenzione sulla flebile consistenza dell'essere, e su come tutto sia fragile e alla mercé del tempo. Perché la vita dona colpa, ferite, emozioni e spesso non è data la possibilità di tirarsi indietro. Allora serviranno forza, amore, perdono, per sopravvivere alle circostanze della vita, e saranno i protagonisti in grado di trovarli? Di far fronte alle difficoltà? Di trovare l'amore? Di superare la paura?

IL MIO PENSIERO
Sei arrivato ora ed ore ti accolgo, e nello sventurato caso tu debba andartene, prima che la mia volontà abbia dato il consenso, sappi che avrò la forza di accettare, di superare la mancanza. Andrò avanti, in ogni caso, perché la vita va vissuta in ogni momento, e non ci sono rancori o rammarichi. Ogni istante è il regalo più grande di cui non ci si rende conto, ogni istante è l'istante migliore per essere felici.
Già dalla prefazione di questo racconto si percepiscono la forza e il sentimento che riempiono queste pagine. Lorenzo e Claudia, a loro modo, ci portano attraverso il percorso che li ha resi così come sono oggi.
 Lorenzo, stringendo la mano inerte di  Anna, ci racconta con pensieri profondi gli attimi pieni di vita e amore vissuti con la sua amata. Quegli attimi in cui nulla veniva lasciato a metà, né un momento triste, nè un momento felice, tutto veniva vissuto fin nel profondo. Quegli attimi in cui si amavano e non avevano paura di ammetterlo. Quegli attimi in cui si promettevano di amarsi per sempre, ma non il nel "per sempre" del futuro, bensì nel "per sempre" del passato...
"E' il per sempre del passato, perché anche ti amassi per un solo giorno, in quel giorno ti avrei amato, e quel giorno resterebbe per sempre nella mia vita."
  Claudia, camminando lentamente nella quiete del cimitero, ci porta con sé attraverso il sentiero che la porta alla lapide della madre, mentre le tornano alla mente i bei momenti vissuti con lei. Non molti in realtà, ma tutti vissuti in cucina. In quella stanza ci sono stati tutti gli abbracci, tutte le carezze, tutti i 'ti voglio bene' e, sopratutto, in quella stanza c'è stato l'addio. Ma ci sono altri sentimenti che logorano l'anima di Claudia: la tristezza, l'inadeguatezza, il senso di colpa per il suo passato.
La vita sarebbe stata completamente diversa se un'infinità di piccole scelte fossero state prese dando valore ad altre voci. [...] Magari mia madre sarebbe ancora viva, mio padre si sarebbe risposato, magari avrei avuto anche un fratello, o una sorella, e magari, quel giorno, sarei passata di lì qualche secondo dopo, quel secondo vitale che io invece ho bruciato.
Per un colpo del destino Lorenzo e Claudia si incontrano, si annusano, si sfiorano, si toccano, si amano. Riscoprono quell'amore in cui non speravano più. Si capiscono, si adeguano. Riscoprono la felicità racchiusa in attimi, e riempiono quegli attimi di tutta la felicità che possono. Ma il destino è beffardo, si prende gioco di loro e per quanto amore si sia creato, per quanta forza di volontà ci sia, il perdono non è mai così semplice.
Ci saranno sempre colpe che non potranno essere perdonate, colpe che la vita ti donerà gratuitamente e che tu dovrai affrontare, colpe di fronte alle quali non potrai tirarti indietro.
L'autrice, in poche pagine, ci porta all'interno di due amori infiniti e lo fa con parole profonde, parole che fanno riflettere e che ti toccano nell'anima.
"...grazie a te ho capito che non è la durata dell'amore a rendere l'amore importante, è la profondità e l'intensità del sentimento, che lo ferma nel per sempre."

Consiglio la lettura di questo racconto a chi ci mette il cuore, sempre, e non ha paura di rischiare.
Inoltre vorrei invitarvi ad andare sul sito www.diamantegiorgese.webnode.it per avere maggiori informazioni su questa autrice emergente che scrive per il piacere di farlo, per donare emozioni e non per promuovere se stessa, infatti Diamante Giorgese è uno pseudonimo, un nome d'arte... ma andate sul suo sito per scoprirne di più.


Alla prossima, allora.



-M

martedì 7 febbraio 2017

[Recensione] MADAME CLAUDEL E' IN UN MARE DI GUAI di Aurèlie Valognes

Buon pomeriggio amici lettori! Oggi per voi c'è la recensione in anteprima di questo romanzo, edito dalla Newton Compton, che sarà disponibile nelle librerie a partire dal 9 Febbraio.


TITOLO: Madame Claudel è in un mare di guai
AUTORE: Aurèlie Valognes
EDITORE: Newton Compton Editori
ANNO: 2017
PREZZO: 9.90€

TRAMA
Ferdinand Brun vive a Parigi, al numero 8 di Rue Bonaparte, ha ottantatré anni e non gli piacciono le persone. Sfortunato dalla nascita -ha perso la mamma e la nonna quando era piccolo-,  è cresciuto nel risentimento, diventando introverso e taciturno. Purtroppo con il passare degli anni è addirittura peggiorato e così la moglie lo ha mollato di punto in bianco scappando con il postino, mentre la figlia e il nipotino sono andati a vivere dall'altra parte dell'oceano. Rimasto solo con la cagnolina Daisy, unico essere vivente degno del suo affetto, Monsieur Brun ha deciso di disertare il genere umano e di ridurre al minimo i suoi contatti con gli altri, compresi quelli con la portinaia, la detestata Madame Suarez. Un infausto giorno, la cagnolina Daisy muore e la settimana dopo Monsieur Brun rimane vittima di un incidente. Tutto è contro di lui, e quando la figlia lo mette di fronte all'ipotesi dell'ospizio, non gli resta che accettare l'aiuto di Madame Claudel, un'arzilla signora di novantatré anni, che abita al suo piano. Ma sarà l'arrivo della piccola Juliette, figlia dei nuovi condomini, l'unico evento in grado di scalfire il muro di diffidenza e scontrosità che il vecchio ha costruito intorno a sé.


IL MIO PENSIERO
Finalmente un romanzo diverso. Non la solita storia d'amore e niente drammi (per lo meno non gravi XD). Finalmente una storia frizzante, simpatica, leggera, divertente. Una lettura piacevolissima. Ma andiamo con calma...
Il titolo (unica pecca del romanzo) può trarre in inganno, in quanto il vero protagonista della storia è Ferdinand Brun, un vecchietto facilmente irritabile che ha seminato il panico tra gli abitanti (quasi tutte vecchiette) del condominio all'8 di Rue Bonaparte. Da quando due anni prima si era trasferito al primo piano dell'edificio A, di fronte a Madame Claudel, Monsieur Brun faceva regnare il terrore. Le anziane signore sopportavano come meglio potevano l'aggressività del nuovo inquilino e la sua assoluta incapacità di compiere sforzi per vivere in comunità. Insomma, aveva infranto la serenità del posto. Le vicine complottavano apertamente per liberarsi dell'irascibile intruso, una su tutte Madame Suarez, portinaia del condominio da più di trent'anni e sempre pronta ad ammonire chi non rispetta le regole.
Ferdinand è sempre stato parsimonioso, per quanto riguarda i beni ma soprattutto i sentimenti, ed è per questo motivo che ad un certo punto della sua vita si è ritrovato solo, quando la moglie, dopo più di quarant'anni di matrimonio, ha deciso di mollarlo e scappare col postino. Fortunatamente però a fargli compagnia c'era Daisy, la sua fedele cagnolina di 8 anni, ma quando quest'ultima muore, per lui la vita non ha più senso. Dopo questo tragico evento, ne accade un altro ancora più grave... Ferdinand viene investito da un autobus, o forse è stato intenzionale? A questo punto, dopo aver toccato il fondo in questo modo, l'unica cosa plausibile da fare è risalire la cima.
Inizialmente sotto la minaccia di essere sbattuto in una casa di riposo, Ferdinand comincia la sua redenzione trovando l'inaspettato aiuto della sua dirimpettaia di pianerottolo, Madame Claudel, un'arzilla vecchietta di ben novantatré anni, che impegna le sue giornate in pranzi per la famiglia che talvolta va a trovarla, corsi di ginnastica, club di lettura e partite a bridge; e quello di Juliette, una bimbetta di nove o dieci anni, molto matura e intelligente per la sua età, nuova inquilina del condominio insieme al papà e alla sorellina di un anno e mezzo.
Queste due persone, Juliette e Madame Claudel, riusciranno a scaldare il freddo cuore di Ferdinand, che si aprirà a nuovi sentimenti.

La lettura di questo romanzo scorre che una meraviglia, soprattutto grazie alla brevità dei capitoli che, personalmente, trovo perfetti per questo genere di racconti perché invogliano e inducono ad una lettura molto rapida e piacevole. Può sembrare strano, ma nelle pagine di questo romanzo ho trovato tanta positività, allegria e sentimenti profondi.
Il mio giudizio è assolutamente positivo e consiglio vivamente la lettura di questo romanzo perché è veramente speciale.
Come ho detto anche all'inizio, l'unica pecca è il titolo scelto per l'edizione italiana... ma diciamo che gliela perdono perché, al contrario del titolo, la copertina è semplicemente meravigliosa!!!

Alla prossima, allora.

-M