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domenica 2 ottobre 2016

Bianca Cataldi e Riverside #

Ciao amici lettori, oggi vorrei farvi conoscere una giovane autrice, che possiede già un nutrito palmares. Sto parlando di Bianca Cataldi.

Bianca Rita Cataldi è nata nel 1992 a Bari dove ha conseguito la laurea magistrale in Filologia Moderna e si sta attualmente diplomando in pianoforte. E' editor, correttrice di bozze e formatrice.
Finalista al Premio Campiello Giovani 2009, ha esordito nel 2011 con il romanzo Il fiume scorre in te, edito senza contributo da Booksprint Edizioni. Il suo secondo romanzo, Waiting room, si è classificato finalista del Premio Villa Torlonia 2012 ed è stato pubblicato nel 2013 da Butterfly Edizioni, conquistando nel 2015 il primo posto del Premio Letterario Internazionale Maria Messina.
Da agosto 2015 è in tutte le librerie Isolde non c'è più, Les Flaneurs Edizioni, menzione speciale al  Golden Book Awards 2016. E' socia ordinaria del Movimento Internazionale Donne e Poesia e ha contribuito alla fondazione del portale logrokrisia.com

In questo articolo vorrei parlarvi della saga di Riverside. In elenco vi mostro le varie uscite e date di pubblicazione.

  • RIVERSIDE (Riverside #1): già pubblicato (e-book e cartaceo)
  • DOLLHOUSE (Riverside #2): già pubblicato (e-book, prossimamente in cartaceo)
  • REWIND (Riverside #3): 2 novembre 2016 (e-book, successivamente in cartaceo)
  • STARLIGHT (Riverside #0.5): 2017
  • DAMIAN (Riverside Spin-Off): 2017

TRAMA - RIVERSIDE 

Riverside, Regno Unito. Le quattro e mezzo di un pomeriggio qualunque. Una scuola abbandonata e cadente alla fine di Silverball Street. Come la venticinquenne Amabel scoprirà presto, non si tratta di un edificio qualunque: al suo interno, i banchi sono ancora al loro posto e si respira, nell'aria, polvere di gesso. Tutti gli orologi, da quello al di sopra del portone d'ingresso sino al pendolo del salone, sono fermi alle nove e diciannove di chissà quale giorno di chissà quale anno. Cosa è accaduto nella vecchia scuola? Quale evento è stato così sconvolgente da fermare il tempo all'interno di quelle mura? E soprattutto, chi è quel ragazzo in divisa scolastica che si presenta agli occhi di Amabel affermando di frequentare la scuola, benché quest'ultima non sia più in funzione da anni? Tra passato e presente, la Cataldi ci guida in un mondo in cui gli eventi possono modificare lo scorrere del tempo, dimostrandoci che ognuno di noi ha un proprio universo parallelo col quale, un giorno o l'altro, dovrà scendere a patti.

Se l'avessero scoperta a girovagare in una scuola abbandonata come una boy scout coraggiosa l'avrebbero considerata pazza. Ma in fondo, che male c'è a essere folli? Sorrise, la giovane Amabel, e con un salto scavalcò il davanzale e fu dentro.

Ed insieme ad Amabel sono entrata. L'accuratezza con cui la Cataldi si sofferma su ogni particolare è meravigliosa. Descrive i corridoi, le stanze, in modo talmente dettagliato che vedrai ergersi intorno a te la Lucretius Grammar School e respirerai la stessa polvere di gesso che respira Amabel... potresti anche starnutire se riesci ad entrare nel cuore della storia.
Lo stile di scrittura è veramente molto semplice e scorrevole ma per niente banale. Riesce a prenderti dall'inizio alla fine, senza rischiare di annoiare. Non ci sono parti morte nella narrazione. Dalla prima parola all'ultima, riuscirai a sentirti sempre e comunque nel vivo della narrazione. In più occasioni ho esclamato: "ma che ca...!", sconcertata. La storia ti prende e ti riprende, sotto ogni punto di vista. E il finale... "are you fucking kidding me?? Dollhouse ho bisogno di te!!! "
Esatto, appena terminata la lettura di Riverside si necessita immediatamente del continuo!!!

Era in quella scuola da poco più di un quarto d'ora, ma aveva già capito che non era semplicemente una scuola abbandonata. No. Era una scuola sospesa. Gli orologi erano fermi sullo stesso istante in ogni stanza, come se il tempo si fosse improvvisamente arrestato alle nove e diciannove di chissà quale giorno di chissà quale anno. Come se tutto si fosse fermato in quel momento. La polvere di gesso era ancora sulla lavagna, i banchi erano tutti lì, il pianoforte era nel salone... Era tutto immobile e abbandonato, eppure... Eppure Amabel poteva sentire la vita scorrere come linfa vitale nei muri e sorreggere l'edificio intero.

Se non volete affidarvi a me, andate su Amazon e leggete l'estratto... sono sicura ne resterete subito incantati e vorrete assolutamente leggerlo tutto.
Qui di seguito vi lascio la trama del secondo libro della saga... che devo assolutamente correre a leggere!!!



                          TRAMA - DOLLHOUSE

Riverside, Regno Unito. Dopo il traumatico risveglio in una realtà parallela che non le appartiene, Amabel riesce suo malgrado ad ambientarsi, trovandosi finalmente a suo agio tra i suoi allievi della Lucretius Grammar School, l'amabile collega Rachel e l'impertinente Damina, un suo giovane alunno che è anche il suo unico contatto con la realtà dalla quale proviene. benché si stia ormai abituando all'insolita situazione, Amabel è comunque costretta a continuare le sue ricerche al fine di comprendere i motivi di ciò che le è accaduto e trovare un modo per tornare a casa. Intanto, l'incubo della bambola dai capelli rosa torna a visitarla dopo sei anni di silenzio. Come Amabel scoprirà ben presto, il segreto dei suoi incubi affonda le sue radici in un'antica favola slava della quale dovrà conoscere ogni aspetto per capire la complessità della situazione. Tuttavia, qualcosa trama nell'ombra e Amabel dovrà stare all'erta: è sufficiente un solo errore per spezzare per sempre l'equilibrio e far precipitare Riverside nella rovina.


A questo punto non mi resta che consigliarvi la lettura di queste perle. C'è una buona dose di mistero, di velato paranormale e, probabilmente solo nella mia testa (e nel mio cuore, perché ci spero troppo), una spolverata di romance. Diversi ingredienti che rendono il tutto fottutamente geniale!


Anche io non ho il kobo, o il kindle, o qualsiasi aggeggio per leggere gli e-book, ma ho lo smartphone e il computer e si può leggere perfettamente anche lì... Alla prossima, allora.



-M

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